Un soggiorno a Vieste con bambini: cosa fare? È la domanda che ci siamo posti quando abbiamo deciso di trascorrere l’ultima settimana di luglio sulla costa del Gargano, tra boschi ombrosi e limpide baie. I nostri figli desideravano andare al mare, noi volevamo visitare un paese che si presentasse ricco di scorci impressionanti e di atmosfere romantiche. Vieste, cittadina pugliese in provincia di Foggia, con la sua costa articolata, il faro tutto bianco e ripide scalinate per il centro storico, esaudiva alla perfezione i nostri desideri.
Nota come la Perla del Gargano, anche quest’anno il suo mare ha ottenuto la Bandiera Blu. Moltissime sono le spiagge dai fondali bassi adatti ai bambini e se dovessimo cercare un aggettivo per descriverle a colpo d’occhio diremmo turchese, turchese a più non posso. Insomma, una meta perfetta, nei colori e nei profumi, che non ci ha deluso e che già ci manca (tanto, ci manca davvero tanto).
E allora, siete pronti?
Nel nostro articolo vi raccontiamo il nostro soggiorno nei dettagli. Ma soprattutto vi lasciamo alcuni consigli su cosa vedere, cosa fare, dove alloggiare, dove mangiare buon pesce senza dimenticare menù adatti ai più piccoli. Sottolineiamo infatti che Vieste è una città davvero adatta e attrezzata per una vacanza a misura di bambino.
Partiamo!

Vieste con bambini: villaggi per famiglie
Vieste è una città per famiglie. Dispone infatti di moltissime strutture ricettive anche per accogliere i più piccoli. Noi ci siamo concentrati sui villaggi con alloggi in formula residence per dare ai nostri figli, la sensazione di essere in una seconda casa. I villaggi turistici in paese e nei dintorni sono tantissimi e per diverse fasce di prezzo. Noi ci siamo concentrati su quelli a un passo dal mare e non troppo lontani dal paese.
Alla fine eravamo indecisi tra il Gattarella Resort che dispone di un asilo nido per la fascia dei bimbi da 0 a 3 anni e Baia Turchese Village. Abbiamo scelto quest’ultimo sia perché più vicino al nostro budget sia perché sulla Baia San Lorenzo. Vi si poteva raggiungere il centro del paese a piedi, la sera, e comunque avere a disposizione moltissime pizzerie e ristoranti in zona.
Baia Turchese Village: com’è, cosa offre
Baia Turchese Village è a 150 mt dal mare e a 1km circa dal centro. Raggiungevamo ogni giorno la spiaggia di pertinenza mediante un sottopasso privato. Dalla baia si godeva di una magnifica vista sul centro storico (con il faro, la cattedrale e il castello, le case bianche allungate sulla costa) e di un mare pulito dai fondali molto bassi. Ideale per i bambini piccoli.
Abbiamo cercato in mille modi di fotografare il panorama, ma nessuna delle foto riesce a restituire la forza del colpo d’occhio. Soprattutto di sera.
Il bar della spiaggia disponeva di un bar e di un ristorantino elegante con baby menù per i più piccoli e piatti estivi (molto curati nella presentazione) a base di pesce e carne per gli adulti. Pur essendo estremamente romantico, soprattutto al tramonto, dobbiamo dire che i prezzi sono decisamente troppo alti in relazione alle porzioni.
Nel villaggio vero e proprio, invece, non c’è un’area ristorante, ma solo un bar dove viene servita la ricca e abbondante colazione (se non compresa nel contratto, costa 10 euro per ogni adulto e 5 per ogni bambino sotto i 10 anni) e un mini-market per acquistare i prodotti essenziali. Per noi che abbiamo deciso di cucinare in loco, la botteguccia si è rivelata subito molto comoda.
Ma veniamo all’alloggio. Le casette si dispongono attorno a un giardino circolare con fontane e aiuole curate. Dal centro del giardino dipartono numerosi sentieri che consentono di raggiungere le abitazioni disposte su due piani e suddivise in base ai colori (noi occupavamo una delle sei villette rosa). Tutte sono dotate di una terrazza antistante dove è possibile pranzare, giocare, prendere il sole. La casa è composta da una cucina-soggiorno ampia, due stanze (una matrimoniale e una doppia) e il bagno comodo con docce nuove e spaziose. Ci siamo sentiti a nostro agio soprattutto per la pulizia delle camere e delle stoviglie.
Che cosa ci è piaciuto di più? Il numero relativamente contenuto di villette che garantiva una certa tranquillità al momento di usufruire delle strutture comuni (per esempio i barbecue di pietra, i campetti), il giardino pieno di fiori e soprattutto la grande piscina con la sua vasca idromassaggio che ha allietato i nostri pomeriggi e qualche serata.
I bambini si sono divertiti con i ragazzi e le ragazze dell’animazione Hollywood, la cui presenza discreta e non troppo invadente, ci ha accompagnato per tutto il soggiorno. Per i più piccoli tappa fissa erano i tre gonfiabili e un parco giochi con diverse giostrine. Aggiungiamo che – per chi non è pigro come noi! – c’era anche una bella palestra all’aperto con tanti attrezzi e cartelloni esplicativi, il campo da calcio, quello da tennis, da pallavolo e da basket.
Il nostro consiglio
Le giornate all’interno del villaggio sono scandite da un programma fitto. Lasciarsi fagocitare da serate cabaret e giochi in spiaggia è molto facile (e forse è quello che cercate). Tuttavia è davvero un peccato non dedicare qualche ora al giorno alla città. E noi così abbiamo fatto. Esplorando la città di Vieste nei suoi vicoli più nascosti e vivendo, per quanto possibile, la sua quotidianità fuori dai ritmi vacanzieri.
Le spiagge di Vieste per i bambini
A Vieste ci sono moltissime spiagge sia libere che con lidi attrezzati. Alcune sono estremamente suggestive e meritano almeno una visita al volo e uno scatto. Pensiamo, per esempio, alla Baia delle Zagare e alla Baia con l’Arco di San Felice sul Litorale Sud verso Mattinata per chi ama le scogliere alte e scenografiche. Non troppo adatte però a un bagno con bambini piccoli. Proseguendo verso il paese c’è Scialara o Spiaggia di castello, meglio nota come Pizzomunno perché caratterizzata dal bianco monolite che è il simbolo della città e alla cui leggenda Max Gazzè nel 2018 ha dedicato una canzone.

Photo credits archivio CANVA
Generalmente sul versante Nord si trovano spiagge dal fondale basso e sabbioso adatto ai più piccoli. Vicinissime al centro (e quindi giuste per noi che non volevamo spostarci in auto) le spiagge sulla Baia di San Lorenzo e Marina Piccola (che è proprio in città). L’accesso è semplicissimo e si può scegliere tra la parte libera e i lidi (noi abbiamo usufruito di quello prospiciente il villaggio Baia Turchese). In ogni caso ci hanno colpito gli spazi ampi della distesa sabbiosa. Non si aveva la sensazione di sovraffollamento che è tipica di altre località balneari pugliesi più a sud. Altro elemento positivo è la presenza costante di un venticello fresco che ha reso sempre sopportabile la calura di alcuni giorni in cui le temperature in Puglia hanno sfiorato i 40 gradi.
Cosa vedere a Vieste in un giorno
Irrinunciabile la visita alla Vieste Vecchia, il borgo di origine medievale. Ci era stato detto che parcheggiare non sarebbe stato semplicissimo, in realtà abbiamo trovato sempre posto in un grande parcheggio (a pagamento) vicino al porto e a due passi dalla villa e dalla parte vecchia. Di qui abbiamo iniziato la nostra passeggiata.
La parte più antica della città sorge su uno spuntone di roccia: bisogna essere preparati a un continuo saliscendi lungo scalinate ripide ma estremamente suggestive. Noi non avevamo dubbi, abbiamo subito cercato la Scala dell’amore. In occasione della prima manifestazione Vieste in Love, infatti, su una delle antiche scale che conduce alla porta alta della città da Corso Fazzini è stata dipinta una cascata di cuori rossi e il testo della canzone di Max Gazzè: “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”. Ai nostri bambini arrampicarsi fra i cuoricini è sembrato un gioco entusiasmante (a me, Anna, che soffro di vertigini un po’ meno).
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Abbiamo incontrato immediatamente l’arcata a sesto acuto della Porta ad Alt, un vero e proprio ingresso nel medioevo. Di qui le case e le costruzioni ci sono apparse fittissime e come parte di un unico intricato labirinto. Ingentilite dai balconcini e dalle arcate tra i vicoli e le scale, le stradine alternavano l’oscurità della penombra allo schianto azzurro del mare sul fondo.
Ma quante sono le scale? Ecco un’altra manciata di gradini per raggiungere la Cattedrale e la sua facciata tipica di un romanico severo. La chiesa principale si trova nel punto più alto della città.
Non siamo andati in direzione del Castello Svevo poiché non accessibile. Abbiamo invece incrociato per caso la Chianca Amara, (chianca=pietra) una roccia informe e sbreccata sui cui nel XVI secolo furono trucidati molti viestani nel corso di un’incursione da parte del Corsaro Dragut Rais.
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Il mare visto dalla città
Dopo una lenta discesa dalla scalinata nei pressi della cattedrale, gustandoci ogni scorcio (piccole osterie, botteghe artigiane, case fiorite con piccoli balconi detti mignali) siamo giunti in una piazza piena di negozietti caratteristici. Siamo stati subito attratti dal piccolo Museo malacologico. L’ingresso è gratuito. Il museo sorge nelle sale di un antico magazzino e vi si sente tutta, ma proprio tutta, la suggestione del mare. I nostri bambini sono stati affascinanti dalle teche che esponevano moltissimi esemplari di conchiglie, alcune davvero grandi e provenienti da luoghi lontani. Non siamo riusciti, invece, a entrare nel museo civico archeologico, chiuso.
Abbiamo continuato la passeggiata lungo via Pola a caccia di punti panoramici soffermandoci a contemplare e fotografare il grande faro. Era piacevole costeggiare il mare e le case bianche, col vento che ci portava il profumo delle alghe e quello degli intingoli dai ristorantini che sciorinavano i loro tavoli già apparecchiati. Fra lucine e sedie colorate, si avvicinava l’ora di cena. Ci siamo spinti sino al complesso di San Francesco che si trova alla punta di una piccola penisola. Tutto proteso sul mare. La chiesa purtroppo era chiusa, ma il panorama ha compensato la nostra delusione.

Trabucchi
A proposito di mare, una particolarità che accomuna questo tratto di costa a quella abruzzese è la presenza dei trabucchi. Si tratta di piattaforme interamente costruite in legno, simili a palafitte. Si trovano sospese a pochi metri dall’acqua. Le loro antenne si allungano nell’acqua con delle reti che sfruttano le correnti del mare per farvi confluire il pesce
Una vera novità per i nostri bambini che li consideravano gigantesche trappole per mostri marini. Ne abbiamo visti solo due dei quattro che avevamo messo in programma. II trabucco di Punta San Francesco sugli scogli vicini alla chiesae quello di Punta Santa Croce che è stato restaurato di recente

Il nostro consiglio
La Vieste Vecchia con le sue meravigliose scale non è un luogo adatto al passeggino. Perciò se i bambini sono molto piccoli armatevi di fasce e marsupi. Se già camminano ma non per lunghissimi tratti, la città vecchia offre tanti punti in cui fare piccole soste all’ombra e negozietti colorati che attireranno la loro attenzione.
Un parchetto con qualche bella giostrina si trova proprio in centro, nei Giardini di Via Veneto. Qui c’è anche un piccolo, delizioso carosello dal sapore antico. Sarà una tappa obbligata, e non solo se siete anime romantiche.
Non perdete le mille bottegucce con l’artigianato locale e i prodotti tipici pugliesi, gastronomici e non solo. Di solito sono aperte nella stagione estiva per tutto il centro storico.
Vieste con bambini: dove mangiare bene (anzi benissimo)
Per chi è in vacanza a Vieste con bambini piccoli si pone il problema di conciliare le loro abitudini alimentari con la voglia di assaggiare le ricette tipiche del luogo. E di regalarsi, magari, una cena in un buon ristorante di pesce. Il soggiorno in residence ci ha dato la possibilità di cucinare per i nostri bambini, rispettando i loro orari, e contando su buoni prodotti locali acquistati nella piccola bottega della struttura.
La sera, però, molto spesso siamo usciti e abbiamo cercato dei locali che offrissero anche menù per i più piccoli.
Molto vicino al nostro villaggio e poco lontano dal centro, sul Lungomare Europa, abbiamo apprezzato il Mistral Cafè 42’ parallelo. È stato amore a prima vista. In posizione leggermente sopraelevata si apriva sulla spettacolare vista della baia di San Lorenzo e della città. Illuminato da fili di lampadine ondeggianti, sembrava suggestivo già dalla strada. La cucina non ci ha deluso. Abbiamo assaggiato dei primi di giornata con frutti di mare locali e un’orata di forse tre kilogrammi cucinata con olive patate e pomodorini. Squisito.

Per i bambini si poteva scegliere fra pizze e paposce, patatine, carne arrostita o primi piatti più semplici. Gli spazi ampi e comodi ci hanno permesso di avere il passeggino a portata di mano e di far addormentare lì il nostro bambino più piccolo. Il locale si presentava inoltre come una braceria, ma noi non abbiamo ordinato alcun arrosto e non sappiamo recensire questo aspetto.
Altro consiglio a tutto gusto e romanticismo, ma nel centro storico: Osteria degli Archi, via Ripe n. 2. Il nome del ristorantino si spiega perché l’ingresso si trova proprio sotto uno dei molti archi di pietra che costellano la Vieste Vecchia. Ma non è il solo elemento suggestivo. L’osteria sorge a ridosso della scogliera e la vista del mare riempie lo sguardo di meraviglia. La cucina qui è caratterizzata da prodotti locali spesso in veste moderna, pasta e pane fatti in casa, ottima presentazione.
Per i bambini consigliamo un grande classico della cucina pugliese: orecchiette con pomodoro fresco e basilico! Per i grandi antipasti e primi piatti a base di pesce. I frutti di mare crudi– non si può visitare la costa pugliese senza assaggiarli – sono freschi e hanno un buon rapporto qualità–prezzo.

Paposce e paposcerie
La paposcia è una specialità della zona. Si tratta di una sorta di pane schiacciato, tipo ciabatta, farcito con i più svariati ingredienti, a seconda dei gusti. Ne vien fuori un panino gustoso e croccante. Tutte le pizzerie accanto alle pizze offrono anche le paposce e tanti sono i take away dove potrete acquistarle al volo.
Noi l’abbiamo assaggiata in una piccola pizzeria del centro Notte e Dì in Viale 24 Maggio, 26 attirati da molte recensioni positive che la presentavano come la migliore di Vieste. Pizza e paposce erano buone, ma i tempi di attesa decisamente improponibili in presenza di bambini piccoli.
Conclusioni mon amour
Il nostro soggiorno a Vieste con i bambini è stato perfetto, ma breve. Ci sarebbe piaciuto, infatti, organizzare qualche escursione nella vicina Foresta Umbra o visitare qualche paesino dell’interno come Vico del Gargano, il paese del bacio (ne abbiamo parlato in un articolo dedicato ai luoghi romantici pugliesi). Le strade per raggiungere la città sono piene di curve (in particolare la Statale 89 Garganica a strapiombo sul mare), spesso si procede lentamente e non è facile spostarsi se i più piccoli soffrono il mal d’auto.
Vieste è davvero un gioiello della provincia pugliese che merita un ritorno. La prossima volta vogliamo sperimentare una forma diversa di ospitalità e organizzare un viaggio che contempli qualche escursione in barca o nel bosco. Intanto ci portiamo nel cuore un grande, meraviglioso azzurro. Il ricordo del mare che irrompe dopo ogni curva e riempie gli occhi di meraviglia.
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