Dove fare un picnic in Puglia? In riva al mare o nei boschetti, sui prati in collina o all’ombra di ulivi secolari? Con l’arrivo della bella stagione le gite fuoriporta e le passeggiate nel verde sono il miglior modo per godere dei weekend. Quando ancora la stagione balneare non è aperta ma le giornate si fanno lunghe e assolate, non c’è niente di meglio che camminare per ore nella natura. O distendersi sull’erba e godersi la pace.

Io e Francesco amiamo i picnic perché sono semplici da organizzare e capaci, con poco, di farci tornare bambini. Sono poi l’occasione per immergersi in parchi e riserve che raccontano la ricchezza della flora e della fauna locali. Un patrimonio di biodiversità mediterranea poco noto e affascinante, che prende vita nei boschi di querce, roverelle, cipressi, lecci fragni e moltissimi arbusti arruffati.
Abbiamo selezionato, perciò, 5 aree picnic attrezzate ma tutte legate a boschi dall’aspetto selvatico e misterioso. In questi sarà possibile trascorrere ore di relax oppure dedicarsi a esplorazioni e passeggiate a tutto ossigeno. Si tratta di vere e proprie oasi d’ombra e di frescura in una Puglia tradizionalmente assetata e fiaccata dalla calura estiva.
Preparate il cesto, la tovaglia a quadri e… partiamo!
Picnic in Puglia: 5 aree attrezzate e mille sentieri
Abbiamo deciso di raccontarvi 5 aree attrezzate per picnic nei boschi della Puglia che conosciamo molto bene e che vi consigliamo. Ve ne sono anche altre – probabilmente non meno interessanti – ma finora non abbiamo avuto modo di sperimentarle direttamente e non ci sembra giusto raccomandarvele alla cieca.
Tutti questi luoghi hanno in comune la presenza di aree con tavoli e panche di legno e numerosi sentieri che si addentrano nel folto e che permettono escursioni ed esplorazioni. A proposito, le stagioni migliori per godere dello spettacolo naturale che viene dalle fioriture spontanee e dai colori degli alberi sono la primavera e l’autunno. Stagioni che in Puglia sanno essere piuttosto miti.

Da evitare, invece, i giorni di sicuro affollamento: la Pasquetta, per esempio. O il primo Maggio. In realtà anche nell’afosa estate pugliese, questi boschetti riescono a dare inaspettato refrigerio e tanta ombra.
1. Bosco Selva: Alberobello (Ba)
Il Bosco Selva si trova a circa due chilometri dalla città di Alberobello (BA), capitale dei trulli e Patrimonio Unesco. Lo si può raggiungere facilmente persino a piedi. È un’oasi naturale del 1985. Si dipana su un’area di 45 ettari e in una ragnatela di ben 12 sentieri percorribili a piedi o in bici. L’area picnic, non molto grande, è composta da tavoli e panche di legno. Fra arbusti, fragni e roverelle è possibile passeggiare o fare sport, raccogliere erbe officinali o cercare di intravedere la fauna locale: numerosi tipi di uccelli e molti piccoli animali che vivono nel sottobosco.
Lungo il sentiero che parte dall’area picnic sono visibili le due piccole strisce gialle e verdi che segnano la traccia del Cammino Materano e in particolare della Via Ellenica che va da Brindisi a Matera. Noi amiamo molto questo boschetto perché accanto alla ricca vegetazione, per i bambini, poco distante dall’area picnic, si trovano le giostrine di un parco giochi.
È possibile, inoltre, la sosta con camper nel Villaggio Camping presente in zona.
Voto: otto e mezzo (ma nel cuore dieci e lode perché è uno dei posti a cui siamo più legati)
2. Bosco delle Pianelle: Martina Franca (Ta)
Il Bosco delle Pianelle è una Riserva Naturale che si trova nel territorio di Martina Franca (Ta). Espressione della natura carsica del territorio pugliese si estende con i suoi fragni per lame, gravine (ben due!) e inghiottitoi. Descrive infatti un paesaggio tormentato e ricco di grotte. Per esempio, colpisce la Caverna del Sergente Romano che si sviluppa per 50 metri e sorge nella parte bassa di una parete rocciosa a strapiombo. All’indomani dell’Unità d’Italia ospitò una riunione di briganti comandati dal Sergente Romano. Una figura quasi mitologica.
Il bosco comprende 15 Km e 21 sentieri lungo i quali si può praticare il birdwatching, il ciclotrekking (disponibile il noleggio delle bici) e naturalmente… spensierati picnic.
Anche qui è presente un’area di sosta per camper e tende, servizi igienici e area barbecue in muratura. Il Centro Visite offre tutto il materiale didascalico necessario per vivere il bosco in sicurezza ed esplorarlo nelle sue gallerie verdi e nei punti panoramici più belli. Nel corso degli anni sono stati realizzati molti laboratori didattici in collaborazione con le scuole (lo so per esperienza diretta!) e laboratori di teatro all’aperto.
Lo consigliamo per la varietà di esperienze che vi si possono e per la cornice decisamente suggestiva!

Voto: nove
3. Foresta di Mercadante: a Cassano delle Murge (Ba)
La Foresta di Mercadante, tra Cassano delle Murge e Altamura (Ba) è un esempio di bosco artificiale che occupa ben 1300 ettari. Siamo alle soglie dell’Altopiano delle Murge e la foresta, che da sempre è meta di picnic e gioiose scampagnate, sorse per arginare il fenomeno delle alluvioni sulla Terra di Bari. Tra pini d’Aleppo, roverelle e lecci, l’area picnic è molto ampia e dispone di numerosi tavoli in legno e in pietra. Non c’è un’area barbecue, perciò non è possibile accendere braci in nessun luogo.
Numerosi sono i sentieri e le piste, non sempre indicati dalla segnaletica. I servizi igienici a disposizione sono nel bar che si incontra subito dopo l’ingresso.
Una criticità, secondo noi, si incontra proprio all’ingresso. Qui c’è infatti un recinto con alcuni animali: un pavone, una papera, un asinello, galline, un daino (?) I bambini ne sono felici, gli animali forse meno. Ci è sembrato, infatti, che non avessero spazi sufficienti. In particolare, il pavone con la sua enorme coda a ruota sembrava impigliarsi nella rete metallica della recinzione.

Voto: sette e mezzo
4. Foresta Umbra: nel Parco Nazionale del Gargano (Fg)
Nella parte più interna del Parco Nazionale del Gargano c’è la Foresta Umbra. La fitta vegetazione spiega il suo nome che, per il resto, non ha nulla a che vedere con la regione dell’Umbria. Si estende per ben 10.000 ettari e in alcuni punti tocca gli 800 metri sul livello del mare. Importanti sono soprattutto le sue faggete e le querce di Cerro. È, tuttavia, un vero e proprio paradiso per la biodiversità, eccezionale nella sua varietà di piante e uccelli. Questo primato la distingue non solo in Puglia, ma in tutta l’Italia.
Per le famiglie con bambini (come la nostra) consigliamo il percorso vicino al laghetto, il più famoso. Qui è possibile vedere carpe, rospi, girini, pescigatto e tartarughe. Vi è poi un parco giochi interamente di legno e numerosi percorsi adatti al trekking e al ciclotrekking.
L’area picnic è molto ampia si trova a 700 metri di altezza e dispone di panche e tavoloni in legno. Vicino c’è un’area parcheggio in cui possono sostare anche i camper. Su tutta la foresta vige il divieto assoluto di accendere braci.
Voto: otto e mezzo.
5. Parco dei Briganti: nel bosco di Mesola a Santeramo in Colle (Ba)
Il Parco dei Briganti si trova nel bosco di Mesola che si estende per 3028 ettari al confine tra Acquaviva delle Fonti e Santeramo in Colle (Ba). Il bosco è ricco di fenomeni carsici e caratterizzato da roverelle, fragni, lecci e pini d’Aleppo. Sono moltissimi gli esemplari di uccelli che vivono fra queste fronde. Qui subito dopo l’Unità d’Italia si nascondevano i briganti, tra cui il leggendario Vito Servodio, quasi un Robin Hood nella mitologia popolare. Ladro di bestiame e pistolero fu ucciso dai carabinieri il 16 settembre del 1900.
Dal bosco di Mesola passa inoltre un’altra via del Cammino materano e ne mostra le tipiche tracce gialle e verdi: la via Peuceta. Ma veniamo al Parco che è una struttura a gestione privata. Indicata a chi, dopo essersi rifocillato di prelibatezze pugliesi in un picnic nella natura, abbia voglia di un po’ di sport fra gli alberi.
Il Parco dei Briganti è un parco avventura adatto a famiglie con bambini. L’apertura va da giugno a ottobre (qui tutte le date). Al suo interno sono possibili numerosi percorsi sospesi di albering (il più semplice è affrontabile dai 4-5 anni in su), l’orienteering all’interno di un labirinto (MESOLAbirinto) e un percorso tattile per ipovedenti (gratuito). Il Parco è attrezzato anche con sentieri idonei per disabili e percorribili con la sedia a rotelle (servizio gratuito). Sono possibili numerose attività a contatto con la natura. Le tariffe variano e sono scontate per i gruppi. L’ingresso è gratuito.
Prendere in affitto per tutta la giornata un tavolo da picnic costa 10,00 euro, più 6,00 euro se si desidera l’amaca.
Voto: nove
Il Bosco Difesa Grande di Gravina in Puglia: una rinascita?
Il Bosco Difesa Grande si trova a circa 6 km da Gravina in Puglia (Ba), la città in cui abitiamo. Francesco ricorda che un tempo era un luogo in cui si organizzavano abitualmente dei picnic e delle scampagnate, mentre negli ultimi anni l’abitudine si è un po’ persa. Non è mai venuto meno, però, il desiderio di percorrerlo la domenica per una corsa in solitaria o in gruppo. O per una camminata a passo svelto nell’aria fresca.
Il bosco si compone di querceti spontanei per circa 2000 ettari che coprono un territorio collinare. Il suo paesaggio è tuttavia vario, fatto anche di cerrete d’alto fusto e pascoli. Ma nell’agosto del 2017 è stato appiccato un terribile incendio durato giorni che ne ha devastato una grande porzione. È una ferita terribile che tuttora pesa sulla nostra coscienza civica. Nonostante ciò, si intravede una timida e spontanea rinascita che dovrebbe essere assecondata da un progetto di rimboschimento più sistematico.
Alcune aree del bosco sono state ristrutturate con cartelloni e indicazioni e noi speriamo che si proceda sempre più in questa direzione. Nel bosco infatti sono presenti importanti tracce della cultura contadina locale come muretti a secco e jazzi.
E i picnic? Nel settembre del 2019 abbiamo provato ad organizzare un picnic. Abbiamo trovato dei tavoli in legno in un’area stepposa, senza alberi e senza ombra. Purtroppo non c’erano servizi e la nostra esperienza è durata poco, solo il tempo del pranzo, di una corsa nell’erba con i bambini e di un’escursione fra i sentieri. La passeggiata, guidata da una buona cartellonistica, ci ha portato sino a una sorgente perenne e ci ha indicato la flora e la fauna autoctona.
Complessivamente sono state delle ore spensierate, ma auspichiamo per il futuro una cura maggiore proprio per l’area picnic. Al momento, perciò, consigliamo il bosco solo per trekking ed escursioni naturalistiche.
Conclusioni mon amour
Vi abbiamo raccontato i luoghi in cui abbiamo spesso organizzato picnic sia ultimamente con i nostri bambini che con gli amici, da ragazzi. Fare un picnic in Puglia, tra i boschi, può essere un’ottima idea quando le giornate cominciano a diventare più afose. E se si vuole evitare la calca che le cittadine di mare sempre raccolgono. Le cinque mete proposte non sono l’unica possibilità, naturalmente. E noi desideriamo a breve di sperimentarne altre (magari i Laghi Alimini a Otranto).
I boschi ci danno un’immagine della Puglia diversa da quella di regione “siticulosa” (come la definiva Orazio) e stepposa. Non perdeteveli! Selvaggi e spettinati questi luoghi raccontano storie antiche e mostrano ricchezze nascoste. Assaporateli con tutti e cinque i sensi e con lentezza. Percorreteli con calma.

Il picnic è un’esperienza di lentezza… e di bellezza! Godetevela.