[Aggiornato al 11/ 05/2021] Monopoli e le sue calette: una meraviglia che si sgrana lungo la litoranea. Vi raccontiamo oggi le insenature che profilano la costa monopolitana da Torre Incina, al confine col territorio di Polignano, sino alla misteriosa Abbazia di Santo Stefano che incombe, a sud, su due delle più belle spiagge del paese. A chi si appresta a trascorrere le sue vacanze in questa ridente cittadina pugliese consigliamo sempre di ritagliarsi il tempo per una passeggiata o una corsa in bicicletta lungo la litoranea a sud. A partire da Cala Porta Vecchia, una sottile mezzaluna che si apre nel cuore della città.

È un’escursione che non si può perdere soprattutto se amate vivere il mare non solo come luogo di puro relax – ombrelloni e aperitivo, per intenderci – ma anche come immersione nel paesaggio. Sarà un’esplorazione dell’ambiente naturalistico con tutti i cinque sensi. Vi colpirà subito l’odore della marina, alghe e iodio, che si mescola a quello dell’erba secca, dei rovi sorti spontaneamente nelle cavità tufacee delle rocce. Il Mediterraneo qui esplode nei suoi colori e aromi più tipici (Salsola, Salicornia, Finocchio di mare, Rucola selvatica, Cappero, Limonio, Cocomero asinino e, in prossimità della sabbia, Amofila, Papavero cornuto, Alcanna) e ci conquista.
Anche quest’anno i lidi apriranno i loro cancelli. Sarà possibile, DPCM permettendo, andare al mare a partire del 15 Maggio e fino al 15 Ottobre. Bisognerà rispettare le norme di distanziamento e le regole anti COVID per le quali gli stabilimenti balneari si sono bene attrezzati. Ma ne varrà la pena: Monopoli ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu per il 2021!
Le calette di Monopoli: quali sono e come sono
Le calette di Monopoli sono una sequenza di insenature dalle forme capricciose. Presentano conche più o meno grandi di sabbia, lingue di vegetazione spontanea e scogliere, alcune a picco, in cui si aprono grotte naturali. Sono la punta finale di vecchie lame parallele che dalle campagne circostanti si tuffano nel mare. Conservano nelle forme le tracce di antichi torrenti prosciugati. Il mare qui è verde come uno smeraldo proprio per effetto degli scogli a pelo d’acqua e dei fondali poco profondi. Si può scegliere di fare il bagno procedendo a piccoli passi dalle spiaggette oppure tuffandosi direttamente al largo dalle scogliere. Le rocce spesso presentano scalette naturali da cui immergersi e grazie alle quali risalire senza bisogno di acrobatiche scalate.

In ordine da Nord troviamo: Torre Incina, Cala Corvino, Cala Monaci, Suschetta, Lido Pantano, Cala Verdegiglio (balneabili in sicurezza a partire da Suschetta, mentre le prime sono più selvagge e scoscese) dove la città pian piano sfuma in una periferia ricca di orti e profumata di sedano.
Sul litorale a sud invece in ordine : Cala Porta Vecchia, Cala Cozze, Porto Bianco, Porto Rosso, Porto Nero, Porto Verde, Porto Paradiso. Subito fuori dall’abitato: Tre Buchi, Copacabana, Scaletta, Colonia Marina (con Lido Colonia), Porto Ciliegia (con Lido Cerasa), porto Camicia. Ancora oltre: ex-Colonia di Putignano (con i lidi Purple beach e Due Onde), Porto Marzano Piccolo (con Lido Marzà), Porto Marzano Grande, Picco del Diavolo, Porto Ghiacciolo, Lido Santo Stefano, Cala sottile, Cala Verde.
Con un’escursione in caicco (guardate qui) è possibile vederle tutte, in filata, direttamente dal mare.
Monopoli e le sue calette: quali scegliere
Noi vi suggeriamo di osservare ogni insenatura e di fare come i monopolitani che da sempre ne scelgono una in particolare, eleggendola a loro spiaggia del cuore e a cui restano fedeli. Magari se avete più giorni a disposizione potreste provarne due o tre. Ve ne sono di più adatte ad un target giovanile (Porto Ghiacciolo, Porto Nero, Marzà) e di più adatte alle famiglie con bambini (Lido due onde, Lido Colonia, Lido Porto Camicia, Lido Santo Stefano). Ve ne sono di selvagge per chi ama gli scogli e la solitudine, e di vicine alla città, separate dai palazzi con un semplice muricciolo eppure altrettanto limpide e accoglienti a ogni ora del giorno. Molte insenature restano spiagge totalmente libere. Altre sono invece divise a metà e presentano in alcune sezioni uno o più lidi attrezzati. Lido Pantano, Porto Marzano Piccolo (oggi Marzà) e Lido Santo Stefano sono spiagge accessibili solo a pagamento, ad eccezione degli scogli.

Monopoli, Porto Marzano: dove fare il bagno a tutto relax
Da brava monopolitana Anna ha la sua spiaggia del cuore, porto Marzano grande. Un’insenatura caratterizzata da un’ampia ansa che curva su se stessa chiudendo la caletta su tre lati e mettendola al riparo dalla maggior parte dei venti. Così che l’acqua sembra sempre calma.
Nell’insenatura i bagnanti si sparpagliano lungo le due scogliere che presentano diversi punti da cui è facile immergersi nell’acqua profonda. E per i più temerari, se il mare è calmo, c’è una lunga spianata di roccia tufacea da cui tuffarsi direttamente in mare aperto, fuori dall’insenatura. Molte famiglie con bambini scelgono invece l’ampia spiaggia. Di qui è possibile comunque spostarsi per esplorare piccole grotte che si aprono nella scogliera, raggiungibili semplicemente camminando dove l’acqua è bassa. Porto Marzano è un giusto compromesso fra chi ama gli scogli come Anna e chi, come Francesco, preferisce la comodità della sabbia.
Non è tuttavia un lido attrezzato perciò ve lo consigliamo solo per un tuffo rinfrescante e una passeggiata. Se invece siete intenzionati a trascorrere lì un’intera giornata dovrete portare con voi tutto ciò che vi occorre. Il kit di un monopolitano doc è dato dai teli, un piccolo ombrellone, un pezzo di focaccia, caroselli e cetrioli, un po’ di frutta e naturalmente tanta acqua fresca in thermos.
Photo scattata da Vittoria Gigantelli
Monopoli: Porto Ghiacciolo, la spiaggia più suggestiva
Ma la spiaggia più suggestiva di Monopoli è Porto Ghiacciolo: imperdibile. L’acqua è davvero fredda in alcuni punti per la presenza di sorgenti, ma straordinariamente limpida. Il punto di forza è però l’imponente Abbazia che incombe sullo specchio d’acqua in continuità con la scogliera. Fondata nel 1086 dal normanno Goffredo di Altavilla fu concessa ai Benedettini Cistercensi. Dal XIII secolo in poi, sotto la direzione dei Cavalieri Gerosolomitani, divenne uno dei più attivi centri del medioevo pugliese. I cavalieri si servivano delle due insenature (Porto Ghiacciolo e Santo Stefano) come porto più agevole per i loro traffici in terra santa. Davano poi ospitalità ai pellegrini e ai viandanti che intendevano imbarcarsi per Gerusalemme o che dalla terra santa facevano ritorno.
Insomma, tuffarsi in queste acque è come fare un bagno nella storia. Anche se a vederla oggi, la spiaggia appare frizzante e vitale, sempre piena di giovani bagnanti. Allietata dalla musica e dal chiasso dei vacanzieri.

Photo scattata da Vittoria Gigantelli
Monopoli, Cala Verde: la spiaggia più nascosta
Se amate invece la tranquillità e la riservatezza, poco oltre l’abbazia e il Lido di Santo Stefano, potrete giungere a Cala Verde, un’insenatura dalle acque limpide come quelle di Porto Ghiacciolo ma più nascosta e solitaria. Sabbia fine, fondale roccioso, silenzio. Basta costeggiare l’area camping, oltrepassare Lama Santo Stefano e i suoi oleastri e vi si arriva.

Monopoli offre anche spiagge lunghe e sabbiose, senza scogli, perfettamente attrezzate e, a volte, un po’ costose. Basta spostarsi ancora più a sud nella zona del Capitolo. Ma questa è un’altra storia e ve ne parleremo … in un altro articolo (che ne dite?)
Conclusioni mon amour
Monopoli e le sue calette: per noi hanno un valore persino da un punto di vista antropologico, come un fatto di costume. Perché c’è un modo di vivere il mare e la spiaggia che è tipico della provincia e ha a che fare con l’abitudine e la tradizione. Ogni monopolitano non solo ha la sua caletta del cuore, ma spesso, all’interno della stessa insenatura custodisce il proprio angolo preferito. Una piccola conca nello scoglio che permette di sdraiarsi comodamente senza essere fachiri. O una scaletta per calarsi in acqua. Degli appigli tutti suoi per risalire. Una porzione di sabbia. Di anno in anno le stesse persone tendono, pur senza darsi appuntamento, a ritrovarsi agli stessi orari. Stringono amicizie “estive”, si osservano reciprocamente cambiare. I bimbi crescono. I fidanzati si sposano o si lasciano. Qualcuno si aggiunge. Qualcuno non si fa più vedere.
Abitare in una città di mare significa avere la possibilità di fare un tuffo al volo anche solo nella pausa pranzo, prima di rientrare al lavoro nel pomeriggio. Significa concedersi le spiagge anche a maggio e a ottobre quando l’acqua dà il suo meglio e sfida in limpidezza il lucore di una gemma. Perciò, se potete, evitate i periodi di grande affollamento e provate a visitare le calette e le insenature monopolitane in tarda primavera o sul finire dell’estate (tra maggio e giugno oppure a settembre). Vi troverete di fronte a uno spettacolo indimenticabile di verde e di azzurro. E al profumo di posidonia che già da sola vi spiegherà il mare i suoi segreti.
Tuffi e nuotate potrebbero farvi venire voglia di un bel pranzetto a base di pesce fresco. In un articolo dedicato, abbiamo raccontato i 5 ristoranti di pesce che preferiamo in città. Magari possono ispirarvi.
Per altri itinerari nella Puglia di provincia leggete qui (week end in Valle d’Itria)
