La via Peuceta, nel cuore della Puglia contadina, è uno dei sei percorsi che compongono il Cammino Materano. Si sviluppa dalla Basilica di San Nicola a Bari, luogo di pellegrinaggio antico e rinomato, fino a Matera, la Città dei Sassi, che è stata Capitale europea della cultura nel 2019. L’itinerario attraversa la Puglia più interna, meno nota, fatta di campagne disseminate di ulivi, boschi di lecci, steppe sassose bruciate dall’arsura e lame profonde.
La via Peuceta: perché ci piace
La via ci incuriosisce perché è un percorso nato da pochi anni, dall’idea coraggiosa di due archeologi e una guida ambientale, Angelofabio Attolico, Claudio Focarazzo e Lorenzo Lozito, autori della guida ufficiale del percorso. Si tratta di un progetto che accende la nostra curiosità e il nostro Amor Loci procedendo senza remore nel cuore di paesaggi poco antropizzati. Quelli che solitamente vediamo scorrere fuori dal finestrino dell’ auto o del treno in corsa, lontani e inattinti, come se fossero tagliati fuori dall’orizzonte circoscritto dei nostri più consueti interessi. Il percorso ci piace perché mette in comunicazione paesi non toccati dal turismo di massa – una Puglia molto diversa da quella costiera e vacanziera – caratterizzata da città e paesi che vivono la propria quotidianità senza clamore, circondati da una bellezza selvatica, non addomesticata. È la Puglia contadina e pastorale che offre prodotti genuini semplici: il pane casereccio, i formaggi freschi.

La scommessa di chi ha ideato il percorso, tracciando linee su vecchie mappe, andando a caccia di sterrati col gps, fra tentativi fallimentari e varchi inattesi, era di riuscire a portare in Puglia e in Basilicata l’esperienza dei cammini spagnoli segnando un itinerario che congiungesse luoghi e sentieri propri dell’Italia preromana. Naturalmente evitando l’asfalto e la proprietà privata, secondo i principi della “viandanza”. Il cammino è stato dedicato ai Peuceti, una popolazione italica probabilmente di origine illirica, che abitava una regione della media Apulia, più o meno coincidente con l’attuale provincia di Bari.

La via Peuceta: quali sono i simboli e le tappe
Come per tutti gli itinerari del Cammino materano, il simbolo identificativo è una spiga gialla in campo verde. E degli stessi colori sono le frecce tracciate fra i sentieri. Il cammino dura una settimana perché è composto da sette tappe che possono essere affrontate in un giorno. I momenti migliori per poterlo affrontare sono la primavera e l’autunno ( in particolare i mesi di Aprile-Maggio e Ottobre) in modo da evitare il caldo secco dei mesi estivi e le precipitazioni che si concentrano soprattutto nei mesi invernali. Si può alloggiare in ostelli, B&B economici e in case di privati convenzionate col Cammino materano. A Picciano vi è una struttura religiosa che dà accoglienza ai viandanti. Non c’è ancora una grande varietà di scelta, ma la spesa giornaliera si aggira tra i 30 e i 50 euro. Anche i pasti possono essere consumati in trattorie tipiche con menù fissi che non superano i 15 euro e che permettono di assaggiare la cucina contadina e i suoi prodotti e profumi tradizionali.

Adesso vi presentiamo tutte le tappe in un elenco:
- Prima tappa: Bari – Bitetto (16, 8 Km)
- Bitetto – Cassano delle Murge (25, 1 Km)
- Cassano delle Murge – Santeramo in Colle (21, 8 Km)
- Santeramo in colle – Altamura (24,4 km)
- Altamura – Gravina in Puglia (19,9 Km)
- Gravina in Puglia – Picciano (27,8 Km)
- Picciano – Matera (29, 8 Km)
La via Peuceta e noi
Abbiamo intenzione di dedicare a ciascuna di queste tappe un articolo mensile in modo da ricostruire a ritmo lento l’intero percorso. La nostra squadra al completo, composta anche da due bambini piccoli, purtroppo non ci consente di sperimentare l’intero cammino, zaino in spalla. Lo ricostruiremo un po’ alla volta e ve lo racconteremo per segmenti. In questo modo potrà essere utile non solo a chi ha intenzione di mettersi in cammino, ma anche a chi come noi ha voglia di conoscere le singole tappe un po’ alla volta. Per una gita fuori porta o anche solo per una lettura che ci immerga fra profumi di campo e scenari spettinati.
Conclusioni mon amour
Riscoprire la dimensione della lentezza è un dono che possiamo farci non solo come viaggiatori. Dare allo sguardo vastità di orizzonti ed essenzialità significa riconnettersi a un tempo lungo, ciclico, ancestrale mettendo da parte la fretta e gli eccessi della modernità. La via Peuceta è molto vicina allo spirito di Provincia mon amour perché racconta la lateralità, le tradizioni, la storia della provincia. Da un lato dà voce a una terra spesso in ombra, dall’altro galvanizza attorno a sé l’impegno delle comunità affinché abbiano cura di tutto il territorio, comprese le periferie e le campagne incolte, i boschi e la macchia troppo spesso dimenticati e deturpati da rifiuti, incendi, cemento. La via Peuceta: nel cuore della Puglia contadina è un viaggio emozionale, ma anche un’occasione per il Sud.
Se vi interessa il viaggio slow e vi siete persi il nostro primo articolo su Cammini e letteratura potete trovarlo qui.
