La via Ellenica è uno dei sei percorsi del Cammino Materano. Si sviluppa per 290 Km da Brindisi a Matera in quindici tappe. Un itinerario d’entroterra che collega ben due siti Patrimonio Unesco: Alberobello, Capitale dei trulli e Matera, la Città dei sassi. Basterebbe solo questo a renderla speciale e invece dobbiamo aggiungerci anche la suggestione esercitata dagli ulivi, dalla Valle d’Itria con i suoi paesi bianchi-bianchi e i boschi di fragni e frassini. Senza dimenticare, infine, la sequenza tormentata delle gravine con un filare di chiese rupestri e di strapiombi a tutta vertigine che caratterizzano il cammino da Mottola (Ta) in poi. E ci preparano allo spettacolo conclusivo: Matera sgranata tra il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Emozione pura.
Lungo la strada il viandante attraversa due importanti anime della Puglia interna: i trulli e le gravine. Si tratta di paesaggi molto diversi tra loro ma entrambi tanto potenti da assurgere a veri e propri simboli della regione. Tracce di una civiltà antica, dura e per certi versi anche misteriosa.
Attenzione: la via è bidirezionale, si può percorrere in entrambe le direzioni. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che ai tempi di Roma antica Brindisi era la tappa conclusiva della via Appia-Traiana. Importantissimo ponte lanciato verso l’Oriente e verso il mondo ellenistico di cui mostrava già i segni. Per diventare, poi, nel Medioevo il porto da cui i pellegrini si imbarcavano per la Terra Santa. Anche oggi potrebbe essere interessante muoversi in questa direzione, puntando cioè al mare e recuperando il senso degli antichi viaggi e dei lunghissimi e pericolosi pellegrinaggi.

Guardiamo adesso tutte le tappe e le caratteristiche del percorso più nel dettaglio. Continuate a leggere.
La via Ellenica: quali sono le tappe e le caratteristiche del percorso
Le tappe della via Ellenica sono 15 e ve le presentiamo da Brindisi a Matera ricordandovi però che è possibile compiere il percorso anche al contrario. A seconda della direzione scelta si otterranno attestazioni (testimonia) con simboli diversi a rimarcare il diverso significato del viaggio. A circa metà percorso, nella città di Crispiano (Ta) si può ritirare uno Xenium, ossia un dono per gli ospiti, una Chartula che celebra il valore dell’ospitalità. Mi raccomando, prima di partire è obbligatorio prenotare sul sito ufficiale del Cammino Materano la credenziale ufficiale.

Le tappe:
- Brindisi – Serranova (26, 26 Km). Tempo medio di percorrenza 7.30 h
- Serranova – Carovigno (13,25, 1 Km). Tempo medio di percorrenza: 3 h
- Carovigno – Ostuni (21, 8 Km). Tempo medio di percorrenza: 5h
- Ostuni – Cisternino (19,5 km). Tempo medio di percorrenza: 5 h
- Cisternino – Locorotondo (17 Km). Tempo medio di percorrenza: 4/5 h
- Locorotondo – Alberobello (23 km). Tempo medio di percorrenza: 6 h
- Alberobello – Martina Franca (19 Km). Tempo medio di percorrenza: 5 h
- Martina Franca – Crispiano (27, 4 Km). Tempo medio di percorrenza: 7/8 h
- Crispiano – Massafra (17,5 km). Tempo medio di percorrenza: 5 h
- Massafra – Mottola (18,7). Tempo medio di percorrenza: 5 h
- Mottola – Palagianello – Castellaneta (16,5). Tempo medio di percorrenza: 4/5 h
- Castellaneta – Laterza (24 km). Tempo medio di percorrenza: 7 h
- Laterza – Ginosa (13,7 Km). Tempo medio di percorrenza: 4 h
- Ginosa – Montescaglioso (14,3 km). Tempo medio di percorrenza: 4h
- Montescaglioso – Matera (18,8). Tempo medio di percorrenza: 5 h
Caratteristiche del percorso
Il cammino vero e proprio comincia presso la colonna che segnava la fine della via Appia, a Brindisi. Si raggiunge l’altra parte del Golfo con una barchetta. Da quel punto in poi inizia il vero e proprio cammino a piedi. La strada si concluderà poi a Matera con ingresso dal Rione Casalnuovo: un suggestivo passaggio nella roccia da cui è possibile a colpo d’occhio abbracciare il Sasso Caveoso.
La città di Crispiano può essere considerata un vero e proprio spartiacque nel cammino, il giro di boa. Qui finisce la Valle d’Itria e comincia la Terra delle Gravine. Questa differenza di paesaggio è molto più forte della differenza, meramente politico-amministrativa, fra le due regioni che il percorso attraversa: la Puglia e la Basilicata. L’ottava tappa è quella che raggiunge la massima altitudine (509 mt sul livello del mare). Mentre la quarta è quella che richiede la percorrenza del maggiore dislivello. Resta tuttavia una salita piuttosto graduale.
Sul sito ufficiale del Cammino materano è possibile scaricare una mini-guida con tutte le tappe e le informazioni necessarie, fra cui i punti dove è possibile ritirare i sigilla. La via Ellenica è un percorso relativamente giovane, tuttavia è interamente segnalato in verde e in giallo. Nei centri abitati i segnali sono rappresentati da adesivi, in campagna da segnaletica orizzontale verniciata. Non tutti i paesi coinvolti, però, dispongono ancora di un Comitato.

La via Ellenica: dove dormire e dove mangiare
Lungo la via Ellenica è possibile dormire in hotel, case vacanza o B&B convenzionati. I prezzi sono leggermente al di sopra di quelli degli ostelli dedicati ai pellegrini lungo altri tragitti, ma convenienti se consideriamo che in alcune tappe del percorso si toccano luoghi turistici assai noti. E molto frequentati in ogni stagione.
Per numerose tappe sono poi disponibili strutture religiose che garantiscono ospitalità ai viandanti in cambio di offerte. Qui tuttavia vigono regole precise che è bene conoscere prima di chiedere accoglienza. Scegliere di dormire in un convento o in un centro religioso risponde a una precisa concezione del viaggio che intercetta la spiritualità e il bisogno di essenzialità. Perciò non è possibile pretendere servizi particolari, ma predisporsi alla collaborazione.
Un’altra opzione è data dall’accoglienza domestica da parte di volontari che mettono a disposizione la propria casa gratuitamente per il semplice posto letto (per cui è necessario il sacco a pelo). Anche in questo caso, però, l’ospite non può avanzare pretese e dovrebbe lasciare comunque un’offerta. Si tratta di un’esperienza che favorisce l’incontro ma richiede grande senso di responsabilità e spirito di adattamento.
Qualunque sia la forma di accoglienza scelta bisognerebbe prenotare con un buon anticipo, soprattutto se si sceglie di affrontare il percorso in alta stagione. E considerando l’alta affluenza di turisti che si ha per certe tappe e indipendentemente dal cammino.
Dove mangiare? Sulla mini-guida sono indicate tappa per tappa tutte le strutture che offrono il menù del pellegrino. Vi sono bar, rosticcerie, trattorie tipiche, pizzerie. I prezzi si aggirano tra i 15 e 20 euro e permettono di assaporare le ricette più tradizionali.
La via Ellenica: perché ci piace
Ha sapore di Oriente e sapore di viaggi e antichi pellegrinaggi. La via Ellenica ci piace perché racconta buona parte della Puglia e della Basilicata. In un unico viaggio si riesce a cogliere quanto di più rappresentativo queste regioni offrono. Il mare come punto di partenza o di arrivo, a seconda della direzione di percorrenza. I borghi intonacati di bianco come Ostuni, Cisternino e Locorotondo, sono ormai tappe essenziali per chiunque giunga in Puglia.
Alberobello, che non ha bisogno di presentazioni, è il simbolo stesso della Puglia. Martina Franca, regina del barocco e del ferro battuto, città signorile dai mille paesaggi.

Meno conosciuti, ma altrettanto suggestivi, sono poi i paesi delle gravine. Dal canyon di Castellaneta e Laterza, fra i più imponenti e emozionanti della Puglia, alle chiese ipogee che punteggiano i costoni dei dirupi senza soluzione di continuità fino a Matera. E che dire di Montescaglioso (Mt)? Ridente cittadina ricca di monasteri che dominano un panorama di dolci colline a perdisguardo!
Svolgere il viaggio a ritmo lento permette di addentrarsi nel segreto dei boschi di fragni e roverelle (il Bosco Selva di Alberobello e il Bosco delle Pianelle di Martina) e fra i paesi meno turistici (Carovigno, Mottola, Palagianello), di toccare la quotidianità di antichi mestieri, di cogliere i segni della civiltà rurale e pastorale. L’itinerario offre, infatti, la possibilità di visitare masserie, botteghe artigianali e luoghi dove tuttora si continuano attività tradizionali. Non solo per coccolare un turismo sempre più ghiotto di autenticità, ma perché le tradizioni qui restano vitali e parte dell’economia locale.
Conclusioni mon amour
Ci auguriamo che il turismo post Covid possa dare slancio a questo nuovo cammino e che a breve siano inaugurati anche gli altri itinerari del Cammino Materano, tracciati ma non ancora attivi. Si tratta della via Sveva da Trani a Matera, la via Dauna da Termoli a Matera, via Lucana da Matera a Paestum, la via Jonica da Matera a Finis Terrae. Una grande opportunità per chi ama viaggiare su strada, a piedi o in bici, e non conosce ancora la Puglia e la Basilicata.
E noi? Abbiamo visitato più volte diversi luoghi che compongono l’itinerario della via Ellenica, ma non abbiamo ancora affrontato il cammino vero e proprio. Così come per la via Peuceta, non è semplice programmare un’esperienza di viandanza pura quando si viaggia con i bambini piccoli. Allo stesso tempo, però, ne siamo affascinati e cerchiamo di afferrare scampoli di questo modo di viaggiare regalandoci brevi tratti di percorso. Come le escursioni nel Bosco delle Pianelle o lungo le gravine. Lo consideriamo una sorta di allenamento e un esercizio di libertà e di bellezza.
Raccogliamo volentieri i suggerimenti offerti dagli itinerari del Cammino Materano perché di fatto ci invitano a conoscere paesi di Puglia e Basilicata che non avevamo mai preso in considerazione. E che suggeriamo anche ai pugliesi che, come noi, vogliono esplorare luoghi meno modaioli.
Che ne pensate?
