Che cosa sono i cammini? La declinazione più intensa dell’esperienza di viaggio. Una tendenza che si è affermata negli ultimi anni e che nell’estate 2020 potrebbe conoscere un’ulteriore impennata perché capace di offrire itinerari più sicuri, lontani dai luoghi affollati e da possibili assembramenti.
Camminare è la forma più antica di viaggiare. Una immersione completa nel luogo e lungo la strada con il corpo, la sua fatica, la sua resistenza e tutti i sensi all’erta. A captare gli odori persistenti delle foglie marcite, la consistenza del suolo con i suoi accidenti, i profili delle case che spuntano oltre le curve di una collina e che tratteggiano il paesaggio in continuità con i promontori e gli avvallamenti. E poi cogliere la pienezza dei silenzi interrotta dal borbottio della natura, sommesso, intermittente, a volte misterioso. Camminare non è una vacanza e non è un affare da turisti. Camminare è compiere un percorso che richiede tempi lunghi, ritmi distesi e un intenso dialogo tra ciò che abbiamo dentro e ciò che incontriamo sulla via.
Cammini: le difficoltà
Un cammino è un viaggio che richiede lunga preparazione e un vero e proprio allenamento fisico e psicologico. Certo, l’immagine del viandante è romantica. Ci fa pensare al “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich o ai pellegrini che popolano la letteratura medievale. Ma al di là di questi sogni da bohemien bisogna poi fare i conti con la propria capacità di adattamento, con lo spirito di improvvisazione, la gestione degli imprevisti e la disponibilità economica. Perché se da un lato è vero che un cammino è la formula di viaggio low cost per eccellenza, dall’altro potersi permettere un viaggio che duri settimane non è alla portata di tutti.
Camminare ci mette in contatto con la spina dorsale della provincia. La racconta dal di dentro perché consente l’attraversamento dei suoi paesaggi e delle sue città minori. Ci guida attraverso contrade e paesi lontani dalle autostrade e ferrovie principali. Ci conduce borghi spesso svuotati o impegnati nella difficile sfida del ripopolamento.
Leggere di cammini e di itinerari per viandanti antichi e moderni
Vogliamo presentarti alcuni suggerimenti di lettura che potrebbero affascinarti se stai pensando di intraprendere un cammino, ma non sei ancora un viaggiatore esperto. Magari semplicemente sei solo curioso e ti domandi se prima poi ti cimenterai davvero in un’esperienza del genere. Noi apparteniamo a quest’ultima categoria (chi siamo? Leggi qui). Amiamo camminare a lungo, lo facciamo spesso. Amiamo vagare senza una meta precisa, percorrere strade laterali, un po’ nascoste, e perderci (che grande iniezione di adrenalina é non saper più tornare indietro!) Finora però non abbiamo mai organizzato un viaggio che sia stato interamente dedicato al cammino. Eppure la nostra curiosità è là che ci spinge, come una spina che ci pungola, perciò leggiamo. In attesa, chissà, di trovare il coraggio (e il tempo, l’organizzazione familiare, lavorativa) per poterci lanciare in un’esperienza simile.
Riviste di viaggio e cammini
- CAMMINI E SENTIERI: collana di pubblicazioni a carattere mensile (prezzo 12,90 più il prezzo di National Geographic o di La Repubblica)

A partire dal primo maggio National Geographic e La Repubblica hanno iniziato la pubblicazione a cadenza mensile di “Cammini e sentieri”. Una raccolta di otto libri che descrive i principali itinerari da percorrere a piedi proprio come facevano i pellegrini nel Medioevo. O come fanno tuttora gli amanti del trekking. Se le prime due uscite hanno un taglio più europeo, a partire dal terzo volume (in uscita il 3 luglio 2020) i percorsi riguardano più nello specifico l’Italia. E noi lo consideriamo un’occasione ghiotta per approfondire possibili itinerari-zaino- in-spalla nel cuore della provincia italiana.
- MERIDIANI CAMMINI: rivista monografica trimestrale di Editoriale Domus (prezzo 8,50 euro in Italia)
La ben nota rivista travel Meridiani Cammini è interamente dedicata al viaggio lento. Nel numero di maggio 2020 presenta una monografia sulla via Francigena, dalle Alpi a Lucca. Un percorso che si può svolgere interamente o anche solo per alcune tappe. Così anche chi è in là con l’età o le famiglie che vogliono insegnare ai propri bambini il viaggio a pedi possono affrontarne una piccola parte. I Meridiani propongono articoli gustosi e ricchi di dettagli che non soltanto offrono al lettore mappe in scala 1: 50.000 e informazioni utili a pianificare il viaggio, ma anche suggestioni, immagini potenti, riflessioni che mettono in moto l’immaginazione e solleticano il senso di meraviglia. Per cui si finisce a leggere queste pagine con avidità anche se nell’immediato non si intende organizzare alcun cammino.
- VIAGGI E CAMMINI: rivista trimestrale di Prisma Associati (prezzo 10 euro in Italia)
È ancora una rivista dedicata al viaggio lento, ma presenta anche rubriche non strettamente legate ai cammini, come gli itinerari in bici o i percorsi su treni d’epoca. Resta evidente in ogni caso l’interesse per l’Italia di provincia, per i luoghi poco battuti dal turismo di massa e per i paesaggi “laterali”
Libri di viaggio e cammini
Se dalle riviste ci spostiamo ai libri ci troviamo di fronte a una letteratura ampia e variegata che racconta la filosofia del camminare, la “viandanza” come cura o come esperienza di crescita interiore. Qui sotto abbiamo fatto una selezione. Vogliamo indicarti solo le letture che sentiamo particolarmente affini allo spirito della pagina, letture, cioè, che toccano ed esaltano la provincia italiana.
Il racconto di un viaggio a piedi in diagonale da Roma a Brindisi che ricostruisce il tracciato dell’antica via Appia, la via Regina dei Romani. Una strada eclissata oggi dalle tangenziali, dal cemento e dalle lamiere, ma ancora capace di emozionare con i suoi ruderi assediati dall’erbaccia, i tesori archeologici nascosti, le cittadine che attraversa, i profumi intensi di macchia. Un itinerario inedito che si apre a possibili viaggi futuri e ci incendia d’amore per i piccoli paesi dimenticati da politiche turistiche che privilegiano i grandi centri e i luoghi di più intenso flusso turistico. Leggete la nostra recensione, se vi interessa l’argomento.
Destinato ai viaggiatori più giovani, il libro racconta di sette giorni di viaggio da Trieste a Capo Promontore, la punta meridionale dell’Istria e insegna i sistemi di orientamento che erano propri dei viaggiatori d’altri tempi, con le mappe e il cielo stellato.

L’autore, che ha presentato per tantissimi anni il programma televisivo Sereno Variabile in onda su Rai 1, mette insieme molte delle sue esperienze di viaggio fra borghi e strade di provincia. Ricostruisce tre grandi itinerari: il primo dedicato alla via Francigena, il secondo alla via del Sale e l’ultimo ai Fenici fra Sicilia e Sardegna. Strade che gli permettono di raccontarci incontri, geografie, piatti tipici e tradizioni curiose. Non è una guida di viaggio, ma una vetrina di ricordi che possono accendere nel lettore tante piccole fiammelle e ispirarlo.
Partendo da i due più famosi cammini europei, il Cammino di Santiago e la via Francigena, l’autore racconta la filosofia del viaggio a piedi, i suoi riti, i sentimenti potenti e inediti che si provano sulla strada. E conia questo vocabolo bellissimo.
Conclusioni mon amour
Che cosa sono i cammini: la declinazione più intensa dell’esperienza di viaggio. E la più antica. E la più legata al cuore della provincia intesa come mondo e come ritmo, come luogo laterale e come sentimento. Si presta a operazioni antiche ed essenziali: la costruzione dell’itinerario, l’osservazione delle stelle, la lettura delle mappe e dei paesaggi, la ricerca di storie e la narrazione dell’esperienza. È una tendenza che si sta affermando negli ultimi anni e che pian piano si è sganciata dal piano meramente religioso e spirituale per conquistare la dimensione laica ed esplorativa. Non è più solo un affare da pellegrini, ma da viandanti. Un invito al viaggio (nella provincia d’Italia più inedita) che ci solletica e ci incanta.