Viaggio nella Basilicata dei poeti e della letteratura
Viaggiare è anche attraversare paesaggi culturali, vivere uno scambio con la letteratura che nasce nei luoghi e dai luoghi, conoscere le parole e le idee che ne hanno costituito l’immaginario. Perciò vogliamo presentarvi oggi 6 parchi letterari situati in Basilicata più altre tre destinazioni legate alla figura di altrettanti scrittori di origine lucana. Da sempre, infatti, il legame fra paesaggio e storia della letteratura italiana ci affascina e ci emoziona. E ci ha stupito constatare quanto ricca di poeti e di intellettuali di levatura nazionale sia stata e sia tuttora la Basilicata, una regione che negli anni è stata spesso dimenticata.
Per questo abbiamo riunito in un elenco tutte quelle mete interessanti (e poco note) per chi voglia conoscere la provincia lucana attraverso gli occhi dei grandi scrittori che qui sono nati o che vi hanno abitato. È un elenco di borghi e piccole città nei quali è possibile ancora oggi vivere il territorio nella sua lateralità e alterità. E godere non solo di panorami suggestivi ma anche di tutto ciò che la letteratura vi aggiunge e stratifica.
Siete pronti? Partiamo!
Parchi letterari della Basilicata
1. Parco letterario di Valsinni (Mt) a Isabella Morra
Isabella Morra (1520 c.a.- 1545-1546) è stata una poetessa dal destino tragico, uccisa a pugnalate dai suoi fratelli per una presunta relazione amorosa che essi non approvavano. Annoverata fra le petrarchiste del Cinquecento, trascorse la vita rinchiusa nel castello di Favale (oggi Valsinni) in solitudine e malinconia. Nei suoi versi, che sembrano annunciare la poetica di Torquato Tasso e il Barocco, la sua terra appare quasi tetra, tratteggiata con un velo di tristezza e di inquietudine. A Valsinni, oggi, il Parco Letterario che le è dedicato offre percorsi fra le viuzze del borgo. L’itinerario conduce al castello in cima alla collina che fu dimora dei Morra e “agreste prigione” per Isabella. Il Parco, istituito nel 1993, è uno dei primi parchi letterari italiani.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
2. Parco letterario di Tursi (Mt) ad Albino Pierro
Albino Pierro (1916-1995) ha raccontato la lontananza dalla sua terra e l’infanzia turbata dalla precoce perdita della mamma in un dialetto potente e metricamente ineccepibile. Nelle sue poesie si ripercorre la Rabatana, antichissimo quartiere arabo-saraceno della città di Tursi, oggi quasi del tutto disabitato. Si scoprono i paesaggi lunari dei calanchi sulla Val D’Agri e i burroni che circondano il paese. Itinerari letterari e geografici imperdibili per chi voglia conoscere il cuore tormentato della Basilicata. Il Parco letterario dedicato ad Albino Pierro è nato nel 2010 e ha il suo fulcro nella Casa Museo con la Biblioteca. Si sviluppa poi in percorsi che ripercorrono i luoghi della vita e che hanno ispirato il poeta.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
3. Parco letterario di Aliano (Mt) a Carlo Levi
Carlo Levi (1902-1975) non è nativo della Basilicata ma l’ha vissuta intimamente e tragicamente perché condannato al confino dal regime fascista nel 1935 dapprima a Grassano e poi ad Aliano, all’epoca un borgo isolato e sperduto. La scoperta di una terra abbandonata a se stessa ha segnato una svolta nella sua opera portandolo alla scrittura di Cristo si è fermato a Eboli. Nel romanzo Levi ripercorre la sua esperienza di confino e la vita, tra dolore e fatica, dei contadini. Uno spaccato di Sud Italia all’epoca invisibile e senza voce, lontano dallo Stato, percepito come nemico e subito con rassegnazione. Il Parco letterario è nato nel 1998 e ripercorre l’esperienza dello scrittore che qui è sepolto. Un itinerario emozionante che ci guida attraverso le pagine descrittive del romanzo fra le casupole del borgo arroccato sul monte, le argille lucane e le leggende dei briganti.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
4. Parco letterario di Melfi (Pz) a Federico II di Svevia
Federico II di Svevia (1194- 1250) in Basilicata e in Puglia non è solo storia, ma anche mito, bagaglio sempre vivo di leggende, protagonista di eventi a tema, motore culturale. Melfi fu scelta dall’imperatore come residenza estiva, prediletta perché gli consentiva la caccia col falcone, da lui molto amata. E da qui promulgò le celebri Costituzioni Melfitane (1231). Il Parco Letterario di Melfi è stato intitolato all’imperatore Hohenstaufen per il suo ruolo di promotore della letteratura in volgare all’interno della Scuola Siciliana. Presidente del Parco Letterario di Melfi è un altro grande scrittore lucano contemporaneo: Raffaele Nigro, autore fra le tante opere anche del romanzo I fuochi del Basento, vincitore del Premio Campiello del 1987. La cittadina col suo impianto medievale è fra i gioielli della Basilicata del nord. E famoso è il castello normanno-svevo che ospita nelle sue sale il Museo Archeologico Nazionale del Vulture.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
5. Parco letterario di Montalbano Jonico (Mt) a Francesco Lomonaco
Francesco Lomonaco (1772-1810) fu scrittore e patriota, precursore del Risorgimento. Conosciuto con il soprannome di “Plutarco italiano” per le sue biografie, amico e maestro di Alessandro Manzoni, fu tra protagonisti della Repubblica Napoletana del 1799 e lo pagò con l’esilio in Francia. Il Parco letterario a lui intitolato è stato istituito nel 2019. Il suo scopo è valorizzare strade, piazze, personaggi di paese, libri, manoscritti, ricordi della comunità cittadina. È un luogo quindi di memoria comunitaria.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
6. Parco letterario di Brienza (Pz) a Francesco Mario Pagano
Francesco Mario Pagano (1748 – 1799) fu uno dei maggiori esponenti dell’illuminismo italiano. Giurista e filosofo, si occupò di diritto, di politica e di etica. Nel 1799 partecipò alla Rivoluzione Napoletana e fu tra i principali estensori della Costituzione della Repubblica Napoletana. Fallita l’esperienza repubblicana e repressa nel sangue fu condannato a morte il 29 ottobre dello stesso anno. Il Parco Letterario a lui dedicato è sorto nel 2019 e comprende il museo bio-bibliografico “Francesco Mario Pagano”, il borgo medievale del paese con la Chiesa Madre e il castello Caracciolo. Qui sono presenti anche i resti della casa natale del Pagano. Si tratta di un percorso immersivo fra paesaggi suggestivi e luoghi che ricordano l’infanzia dell’intellettuale.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
Altri paesi, altri poeti lucani
Vi abbiamo presentato ben 6 parchi letterari situati in Basilicata, ma pur nella loro ricchezza e varietà non esauriscono il rapporto fra la regione e la letteratura. Mancano all’appello infatti altre tre città legate alla memoria di altrettanti poeti. Eccole qui di seguito.
1. A Venosa (Pz) con Quinti Orazio Flacco
Venosa è una città che racconta l’antichità classica con le sue epigrafi. Le trovi nei campi incolti attorno alla Incompiuta, riutilizzate nei plinti e sui della stessa chiesa o nello straordinario museo archeologico all’interno del castello aragonese. Ma soprattutto Venosa è la città di Quinto Orazio Flacco ( 65 a.C.- 8 a.C.) che qui è nato e sovrasta oggi l’omonima piazza con la sua statua di bronzo. Come un vecchio padre. Per i venosini Orazio è uno di famiglia. Ogni anno accorrono in città i migliori studenti d’Italia che si cimentano in una gara di traduzione dei suoi versi. Il Certamen Horatianum è ormai alla sua trentaquattresima edizione.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
2. A Tricarico (Mt) con Rocco Scotellaro
Rocco Scotellaro (1923 – 1953) è ricordato come il sindaco-poeta. Nella sua breve vita ha avuto un ruolo importantissimo nelle battaglie per il riscatto dei contadini del Sud. Sia come politico-sindacalista che come intellettuale. Ha scritto un centinaio di liriche, un romanzo e un’inchiesta dalle quali emerge l’attaccamento alla società contadina per la quale si spendeva appassionatamente. La città di Tricarico che gli ha dato i natali lo ricorda con un grande murale. Non esiste un parco letterario a lui dedicato ma in città è possibile effettuare un tour guidato dei luoghi che ne hanno caratterizzato la vita e dato ispirazione. Quest’anno per il suo compleanno il 19 Aprile, durante la Quarantena, l’associazione PLANAR in collaborazione col Comune e la Caritas diocesana ha organizzato festeggiamenti trasmessi via WEB con la partecipazione di attori, musicisti, intellettuali.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
3. A Montemurro (Pz) con Leonardo Sinisgalli
Leonardo Sinisgalli (1908-1981) è conosciuto come il poeta-ingegnere o poeta delle due Muse perché votato per tutta la sua vita sia alla scienza che alla letteratura in senso ampio. Un Leonardo del Novecento per eclettismo e versatilità. È stato infatti poeta, narratore, pubblicista, disegnatore, autore radiofonico, documentarista. Ma ha lavorato come ingegnere elettronico anche in tutti i più grandi gruppi industriali italiani dall’Olivetti all’Eni. Lasciò la sua terra su consiglio del maestro e la raccontò con la sua poesia fatta di analogie e in Paese lucano, una raccolta di foto e versi di poeti conterranei. La città di Montemurro ha oggi una Fondazione a lui dedicata che si occupa di studi, documenti, eventi legati al ricordo dell’intellettuale. La sede è nella Casa delle due Muse, visitabile, con la biblioteca del poeta, la sua scrivania, il ritratto ad olio della pittrice Maria Padula e un paio di mostre.

– Ph: Credit Archivio CANVA –
Conclusioni Mon Amour
Vi abbiamo presentato 6 parchi letterari situati in Basilicata più altre tre destinazioni legate a poeti celebri lucani. Lo abbiamo fatto perché amiamo molto il connubio letteratura e provincia, due poli capaci di arricchirsi reciprocamente. E che abbracciano due nostre grandi passioni: la lettura e il viaggio. E spesso è proprio nella letteratura che riusciamo trovare quel sentimento di provincia che è lo scopo di tutto il nostro progetto.
È un itinerario che può essere smembrato e percorso per segmenti, a tappe. O anche solo scegliendo la città e il poeta che più ci incuriosiscono. La Basilicata non è solo Matera e non è solo Volo dell’Angelo. Qui c’è un’altra Basilicata tutta da scoprire, non solo con i nostri occhi, ma anche attraverso quelli di chi l’ha cantata, dipinta con parole lievi o amare. Su corde dolorose o accorate.
L’esperienza dei parchi letterari ci conduce nel cuore di paesini e borghi, ancora poco conosciuti, che hanno deciso di puntare tutto sulla cultura. Sui paesaggi culturali che si innestano su quelli naturali e ne amplificano, complicano, ibridano la portata emozionale.
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